In merito all’identità di genere, esplicitamente indicata nel ddl Zan come motivo delle violenze e discriminazioni da prevenire e contrastare (insieme con sesso, orientamento sessuale e identità di genere) si è accesa da settimane ed è tornata a rinfocolarsi – soprattutto all’indomani del deposito del testo unificato in Commissione Giustizia – un’accesa polemica in ambito femminista.
Alle violente e aggressive, sia pur minoritarie, voci contrarie hanno risposto quelle favorevoli, numericamente maggiori e da un punto di vista argomentativo più solide, in particolare, attraverso una lettera aperta su L’Avvenire prima, su La Repubblica e Gaynews poi.